domenica 27 gennaio 2008

Risultati 26 gennaio: South Carolina

Va oltre le più rosee previsioni il risultato di Barack Obama nello stato a maggioranza afroamericana. Il senatore dell'Illinois conquista più del doppio dei voti di Hillary Clinton, distanziandola del 28%. Basterà questo a riaprire i giochi? Difficile dirlo, ma senza dubbio dimostra che la Clinton ha e avrà notevoli difficoltà con l'elettorato nero. Ma un dato clamoroso riguarda anche il voto fra i bianchi: secondo le stime, tra l'elettorato bianco Edwards ha preso più voti di tutti, anche della Clinton.

Intanto, notizia dell'ultim'ora, Ted Kennedy ha dichiarato che appoggia Obama e farà campagna elettorale per lui.


Democratici

GENNAIO


3 gennaio: Iowa


Barack Obama: 37,6% (16 delegati)
John Edwards: 29,8% (14)
Hillary Clinton: 29,5% (15)
Bill Richardson: 2,11%
Joe Biden: 0,93% (ritirato)
Chris Dodd: 0,2% (ritirato)


8 gennaio: New Hampshire

Hillary Clinton: 39% (9 delegati)
Barack Obama: 37% (9)
John Edwards: 17% (4)
Bill Richardson: 5%
Dennis Kucinich: 1%

15 gennaio: Michigan

Hillary Clinton: 55,4%
Uncommitted: 39,9%
Dennis Kucinich: 3,7%
Chris Dodd (ritirato): 0,6%
Mike Gravel: 0,4%

19 gennaio: Nevada

Hillary Clinton: 50,71% (12 delegati)
Barack Obama: 45,19% (13 delegati)
John Edwards: 3,75%
Dennis Kucinich: 0,05%

26 gennaio: South Carolina

Barack Obama: 55,4% (25 delegati)
Hillary Clinton: 26,5% (12)
John Edwards: 17,6% (8)
Mike Gravel: 0,05%

Next: 29 gennaio: Florida

FEBBRAIO
5 febbraio: Alabama, Alaska, American Samoa, Arizona, Arkansas, California, Colorado, Connecticut, Delaware, Democrats aboard, Georgia, Idaho, Illinois, Kansas, Massachusetts, Minnesota, Missouri, New Jersey, New Mexico, New York, North Dakota, Oklahoma, Tennessee, Utah
9 febbraio: Louisiana, Nebraska, U.S. Virgin Island, Washington,
10 febbraio: Maine
12 febbraio: Washington DC, Maryland, Virginia
19 febbraio: Wisconsin, Hawaii

MARZO
4 marzo: Ohio, Rhode Island, Texas, Vermont
8 marzo: Wyoming
11 marzo: Mississippi

APRILE
22 aprile: Pennsylvania

MAGGIO
3 maggio: Guam
6 maggio: Indiana, North Carolina
13 maggio: West Virginia
20 maggio: Kentucky, Oregon
24 maggio: Wyoming (5 di 12)

GIUGNO
1 giugno: Puerto Rico
3 giugno: South Dakota, Montana


Repubblicani


GENNAIO


3 gennaio: Iowa


Mike Huckabee: 34,3% (17 delegati)
Mitt Romney: 25,3% (12)
Fred Thompson: 13,4% (3)
John McCain: 13,1% (3)
Ron Paul: 10% (2)
Rudolph Giuliani: 3,5%
Duncan Hunter: 0,4%

5 gennaio: Wyoming (12 delegati su 28)

Mitt Romney: 67% (8 delegati)
Fred Thompson: 25% (3)
Duncan Hunter 8% (1)

8 gennaio: New Hampshire

John McCain: 37% (7 delegati)
Mitt Romney: 32% (4)
Mike Huckabee: 11% (1)
Rudy Giuliani: 9%
Ron Paul: 8%
Fred Thompson: 1%
Duncan Hunter: 0,53%

15 gennaio: Michigan

Mitt Romney: 38,9% (24 delegati)
John McCain: 29,7% (5)
Mike Huckabee: 16,1% (1)
Ron Paul: 6,3%
Fred Thompson: 3,7%
Rudolph Giuliani: 2,8%
Uncommitted: 2,1%
Duncan Hunter: 0,3%

19 gennaio: Nevada

Mitt Romney: 51,10% (18 delegati)
Ron Paul: 13,73% (4)
John McCain: 12,75% (4)
Mike Huckabee: 8,16% (2)
Fred Thompson: 7,94% (2)
Rudy Giuliani: 4,31% (1)
Duncan Hunter: 2,01%

19 gennaio: South Carolina

John McCain: 33% (19 delegati)
Mike Huckabee: 30% (5)
Fred Thompson: 16%
Mitt Romney: 15%
Ron Paul: 4%
Rudy Giuliani: 2%

Next: 29 gennaio: Florida
Nb. I caucuses della Lousiana si tengono il 22 gennaio, ma le primarie sono spostate al 9 febbraio e l'assegnazione finale dei delegati è fissata per il 16 febbraio alla convention statale.


FEBBRAIO
1 febbraio: Maine
5 febbraio: Alabama, Alaska, Arizona, Arkansas, California, Colorado, Connecticut, Delaware, Georgia, Illinois, Massachusetts, Minnesota, Missouri, Montana, New Jersey, New York, North Dakota, Oklahoma, Tennessee, Utah, West Virginia (18 di 27)
9 febbraio: Kansas, Louisiana, Washington (18 di 37)
12 febbraio: Washington DC, Maryland, Virginia
16 febbraio: Louisiana (convention statale), Guam
19 febbraio: Wisconsin, Washington (19 di 37)
23 febbraio: US Virgin island
24 febbraio: Puerto Rico

MARZO
1 marzo: American Samoa
4 marzo: Ohio. Rhode Island, Texas, Vermont
11 marzo: Mississippi

APRILE
22 aprile: Pennsylvania

MAGGIO
6 maggio: Indiana, North Carolina
13 maggio: Nebraska, West Virginia (9 di 27)
16 e 18 maggio: Hawaii
20 maggio: Kentucky, Oregon
27 maggio: Idaho
31 maggio: Wyoming (2 di 18)

GIUGNO
3 giugno: South Dakota, New Mexico
14 giugno: Iowa convention (3 di 14)

18 commenti:

Anonimo ha detto...

il Washington Post da' 246 delegati ad Hillary e 161 ad Obama. Nonostante la vittoria in South Carolina. O ho capito male? Mi sa che dobbiamo aspettare il 5 Febbraio per avere un po' più di certezze ... forse.

G. ha detto...

Non so se il WP sia già aggiornato con gli ultimi risultati. Ad ogni modo la CNN dà 230 a 152, ma ho idea che queste stime (prese perlopiù settimane fa) siano poco attendibili. Un sondaggio di ieri dice che una sfida McCain-Clinton verrebbe vinto da McCain, ma tra McCain e Obama vincerebbe Obama.
Ovviamente sono sondaggi che lasciano il tempo che trovano, e io sono ancora convinto che non ci siano margini per colpi di scena, ma magari faranno riflettere qualche super delegato

Anonimo ha detto...

" e io sono ancora convinto che non ci siano margini per colpi di scena, "

Lo penso pure io. Sia i nuovi sondaggi che la conta dei superdelegati dà la Clinton in netto vantaggio.
Il 5 febbraio l'ex firts Lady vincerà in quasi tutti gli Stati. Mi viene difficile pensare a qualcosa che in così poco tempo possa far ribaltare la situazione.

Del resto Obama aveva avuto il suo momento (in New Hampshire) eppure non è riuscito a farcela.

I poteri forti hanno già deciso chi sarà il prossimo candidato democratico alla presidenza.

Democratico

Anonimo ha detto...

Un'agenzia delle ultime ore afferma che domani Ted Kennedy darà il proprio endorsement a Barack Obama, proprio il giorno dopo che la nipote Caroline ha fatto lo stesso. L'importanza della notizia sta nel fatto che Kennedy è uno dei personaggi più influenti del partito democratico, e nel 2004 ha giocato un ruolo chiave nella vittoria della nomination da parte di John Kerry.

Il deputato Bill Delahunt ha affermato: "L'America di Jack e Bob Kennedy ha cambiato ognuno di noi, e in tutti questi anni colui che ha tenuto in vita quella fiamma è stato Ted. Quindi, vederlo passare il testimone ad Obama ha un incredibile significato. E' un avvenimento storico".

Si afferma inoltre che "Kennedy farà campagna per Obama in prima persona, focalizzandosi in particolare sul voto degli ispanici e degli iscritti ai vari sindacati in vista delle primarie in California, New York, New Jersey, Arizona e New Mexico."

Anonimo ha detto...

Sono contento che Ted Kennedy farà (farebbe ?) campagna per Obama ma ho la sensazione che tutti questia appoggi (tradivi ?) che stanno arrivando per il senatore nero non spostino molti voti a suo favore. Settimane fa, per fare un esempio, l' ex candidato democratico alle presidenziali di 4 anni fa appoggiò Obama che però in Nevada prese lo stesso meno voti della Clinton.

Del resto conta di più l' appoggio del N.Y.T per la Clinton o quello dei Kennedy per Obama ? I Kennedy, quelli che restono, sono ancora così influenti ? Secondo me no.

Il 5 febbraio è vicino. Troppo vicino.

Democratico.

G. ha detto...

Ted Kennedy ha una fama un po' controversa, però all'interno del partito è molto influente, e il fatto che si sia deciso ad appoggiare esplicitamente Obama è un fatto notevole. Però è vero, è un po' tardivo per spostare gli equilibri dell'elettorato. Alla fine non vorrei che avesse anche la conseguenza di spaccare il partito e rendere impossibile un appoggio convinto e generale di tutta la base al candidato prescelto, chiunque sia.
Detto questo, oggi su Fox News alcuni fra spin doctor e rappresentanti democratici hanno per la prima volta parlato apertamente della possibilità che si arrivi alla convention senza che nessun candidato abbia la maggioranza assoluta di delegati. Sanno qualcosa che noi non sappiamo o sono solo vittime dell'euforia? ;-)

Anonimo ha detto...

La notizia che ho riportato da realclearpolitics.com è nel frattempo apparsa anche sul sito del Times. Io credo che a questo punto della campagna né il supporto del NY Times per la CLinton né di Ted Kennedy per Obama possano cambiare troppo le cose, perchè, come dici tu, sono troppo a ridosso del 5 febbraio. Comunque resta una notizia importante, perchè Ted Kennedy è davvero ancora molto influente, se non sull'elettorato, almeno tra i vertici di partito, ed il suo appoggio a Kerry quattro anni or sono giocò un ruolo molto importante per la nomination di JFK. In Nevada l'appoggio di Kerry per Barack non è servito a molto, ma teniamo presente che l'ex candidato dei democratici è stato utilizzato nel "rally" di Charleston del 10 gennaio, in South Carolina e non nel Silver State.

Anonimo ha detto...

Abbiamo postato quasi in contemporanea e non ho letto il tuo intervento, scusami.. :) . Spero che i tipi intervistati dalla Fox non siano gente che si fa prendere facilmente dall'euforia :)

G. ha detto...

Con la fama che ha John Kerry dopo la sconfitta del 2004, non mi meraviglierei se il suo endorsement fosse stato controproducente ;-)

Anonimo ha detto...

In effetti l' appoggio di Kennedy mi sembra tardivo.
Poco fa ho notato un particolare che non mi piace molto e che secondo me farà la differenza, se ce ne fosse bisogno, a favore della Clinton
Andate qui
http://www.realclearpolitics.com/epolls/2008/president/upcoming_states_delegates.html

In pratica le primarie sono molto diverse stato per stato. Alcune sono chiuse (cioè votano solo gli iscritti al partito), altre sono aperte (cioè può votare chiunque). Ma c'è un' altra differenza che secondo me è enorme.
In alcuni stati (come è successo fin'ora in tutti quelli in cui si è votato) i delegati delle primarie si dividono in modo più o meno proporzionale tra i candidati, ma in altri il candidato che ottiene più voti guadagna tutti, e ripeto tutti, i candidati.
Sapete qual è lo stato più popoloso dove le primarie assegnano tutti i delegati al vincitore ?
Purtroppo (purtroppo per chi come me tifa per Obama) lo stato della Clinton, cioè lo stato di New York.
Qui i 101 delegati andranno tutti al vincitore e tutti i sondaggi danno, ovviamente, in nettissimo vantaggio la Clinton.

Questo vorrà dire che solo lo stato di New York regalerà all'ex first lady una montagna di voti che per Obama sarà praticamente impossibile
superare.
Sconcertante :-(

Democratico

Anonimo ha detto...

No, dai, povero John. Non credo sia stato controproducente, anzi credo che un minimo di spin in favore di Obama lo abbia mosso. Comunque credo anche che agli ispanici o ai neri di chi appoggia Kerry (e forse anche Kennedy) non possa importare di meno, semmai questo tipo di mosse può spostare qualche altro personaggio, magari che prende parte alla convention.

Anonimo ha detto...

Aggiungo, per la serie al peggio non c'è fine, che praticamente la totalità degli stati che assegnano una netta vittoria alla Clinton (Missouri, New Jersey, Arizona ecc ecc...) hanno un sistema di voto che regala tutti i delegati al candidato che ottiene più voti.

Democratico

Anonimo ha detto...

Si, questa cosa delle primarie "chiuse" ed "aperte" l'avevo sentita dire, anche se non mi ero informato e non sapevo che a New York vigesse questo sistema di assegnazione. Una bella fregatura per Obama, hai proprio ragione..

Anonimo ha detto...

Ma non valeva solo per le primarie repubblicane questo sistema?

Anonimo ha detto...

Amici m. ha ragione. Sono davvero mortificato. Per sbaglio ho guardato il modo di assegnazione dei delegati tra i repubblicani e non, come pensavo, tra i democratici.

ALLARME CESSATO !!!!!

Tra i democratici vige sempre il sistema proporzionale.
In nessuno stato al vincitore vanno tutti i delegati.

Perdonatemi di nuovo. Sono davvero mortificato :-)

Democratico

Anonimo ha detto...

Una domanda per il nostro gestore del Blog (scusa ma non so il tuo nome o nick); e' possibile che in grossi stati ma anche più piccoli dove la Clinton è in vantaggio, esempio la California o l'Arizona, si ripeta quello che è accaduto in Nevada e cioè più voti per Hillary ma più delegati per Obama ?

Non ho capito bene qual è il meccanismo che in Nevada ha permesso una situazione così strana.

Grazie per l'eventuale risposta :-)

Democratico

G. ha detto...

"e' possibile che in grossi stati ma anche più piccoli dove la Clinton è in vantaggio, esempio la California o l'Arizona, si ripeta quello che è accaduto in Nevada e cioè più voti per Hillary ma più delegati per Obama ?"

Sì, è possibile a patto che il distacco sia veramente minimo. Questo succede perchè una parte dei delegati è assegnata non sulla base dell'intero stato ma dei singoli distretti (un po' come nel Senato italiano con la legge elettorale vigente), e questo sistema è praticamente uguale in tutti gli stati.

Guido

Anonimo ha detto...

Guido grazie per la risposta. :-)

Le speranze, se ci sono, per una vittoria di Obama sono davvero esigue.

Democratico