martedì 12 febbraio 2008

McCain va avanti, Bloomberg si fa indietro

L'Associated Press riporta una conversazione avuta da un giornalista del New York Times con Cuck Hagel, senatore repubblicano del Nebraska, ex responsabile del Dipartimento Veterani durante l'amministrazione Reagan, mancato vice-presidente di Bush nel 2000 e soprattutto molto vicino al sindaco di New York Michael Bloomberg.
Hagel avrebbe parlato delle intenzioni del magnate dell'editoria di candidarsi alle Presidenziali di novembre come indipendente, e ha risposto alle domande del giornalista a proposito di un possibile ticket Bloomberg-Hagel per la Casa Bianca.
Hagel ha confermato di aver parlato recentemente con Bloomberg della possibilità di correre per la presidenza, ma ha fatto capire che, con gli ultimi avvenimenti, le chances che questo accada veramente stanno diminuendo rapidamente.
Il motivo è uno solo: John McCain. La quasi certa nomination del senatore dell'Arizona chiude infatti ogni possibilità di successo per Bloomberg, perchè anche McCain si rivolge prevalentemente all'elettorato moderato e agli indipendenti.
Inoltre, una eventuale nomination per Obama, toglierebbe a Bloomberg anche la possibilità di fare presa sugli indipendenti più spostati a sinistra.
Il giorno dopo la diffusione della notizia, il sindaco di New York ha smentito le dichiarazioni di Hagel negando di aver mai parlato con lui della corsa alla presidenza. Successivamente anche il capo dello staff di Hagel è intervenuto rettificando la notizia e spiegando che le parole di Hagel erano satte enfatizzate dal giornalista.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Credo che se Bloomberg avesse deciso di correre, anche con altri candidati, il suo nome avrebbe sottratto diversi delegati ai due partiti, ma non avrebbe comunque costituito una maggioranza sufficiente alla vittoria. Visto anche che la sua forza elettorale si sarebbe concentrata principalmente nel nord-est, mentre al sud avrebbe preso pochissimi voti, seppure con l'aiuto di Hagel, che in Stati come Texas, Oklahoma ecc. avrebbe rassicurato, e forse anche conquistato, l'elettorato.

Anche se resta un sogno irrealizzabile, mi piacerebbe vedere un ticket Obama-Hagel, che metterebbe d'accordo le anime più indipendenti, moderate e responsabili (dal mio punto di vista) dei due partiti.