Nella prospettiva sempre più probabile di una nomination democratica decisa dai voti dei superdelegati, il sistema di nomina previsto dal partito dell'asinello entra nell'occhio del ciclone.
Il DNC prevede circa 800 superdelegati scelti tra rappresentanti al Congresso, Governatori ed ex Presidenti e vicepresidenti, che hanno il compito di ratificare la scelta del candidato. La decisione di inserire un numero così elevato di super delegati viene ricondotto agli anni successivi alle presidenziali del 1972, quando i Democratici opposero a Nixon George McGovern, ricordato come il candidato più di sinistra della storia americana.
McGovern (nella foto) venne scelto dagli elettori durante le primarie sull'onda emotiva della guerra in Vietnam, di cui il candidato era uno strenuo oppositore. McGovern però venne sonoramente sconfitto, conquistando quasi 20 milioni di voti in meno del rivale e totalizzando solo 17 grandi elettori contro i 520 di Nixon. Da allora il partito decise di introdurre un sistema di bilanciamento del voto popolare, e il primo effetto si ebbe nel 1984, in una campagna che ricorda molto quella attuale. Gary Hart, candidato giovane e dalle idee innovative, ingaggiò un testa a testa con Walter Mondale, ex vice-presidente di Carter e pezzo grosso del partito. I due arrivarono alla convention praticamente con lo stesso numero di delegati, ma Hart aveva vinto in più stati. Mondale però mobilitò su di sè i super-delegati, ottenne la nomination e venne poi sconfitto da Reagan.
Oggi la storia rischia di ripetersi, e gli stessi superdelegati sono dubbiosi sulla effettiva democraticità del sistema "Non è il sistema più democratico" ha ammesso il super delegato del Maine Sam Spencer.
C'è inoltre il rischio che gli elettori abbiano la percezione che le decisioni vengano prese da pochi anzichè dal popolo "e allora tutte le persone che oggi sono attratte dal sistema, soprattutto i giovani, si sentiranno delusi e disaffezionati" ha detto l'analista Ted Devine.
Per questo motivo il sito MoveOn.Org, che appoggia Obama, ha lanciato una petizione e punta a raccogliere 300.000 firme entro questa settimana in modo da acquistare uno spazio pubblicitario su USA Today per chiedere ai super-delegati di non tradire il voto popolare.
Il testo della petizione dice "I superdelegati sono sotto pressione perchè si esprimano a favore di uno dei due candidatati già da ora. Noi vogliamo incoraggiarli a lasciare che siano gli elettori a decidere tra Clinton e Obama, e poi a supportare la volontà delle persone".
L'associazione Democracy for America, capeggiata dal presidente del Partito Democratico Howard Dean, Jim, ha annunciato che consegnerà a ciascun delegato la petizione.
venerdì 15 febbraio 2008
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5 commenti:
Qua temo che la Clinton vincerà senza bisogno dei superdelegati
Sono usciti per tre sondaggi freschi freschi sul Texas che danno alla Clinton un vantaggio medio di 10 punti.
Ricpitolando: Ohio, Texas e Pennsylvania vedono la Clinton nettamente avanti
Bye bye Obama :-(
Democratico
Ecco i tre sondaggi
http://www.realclearpolitics.com/epolls/2008/president/tx/texas_democratic_primary-312.html
Democratico
Alcune buone nuove su Obama
Un sondaggio in controtendenza.
In Texas secondo l' American Research Group Obama sarebbe al 48% contro il 42% della Clinton.
E' l' unico sondaggio che dà Obama avanti in Texas (sondaggio condotto il 13-14 febbraio)
http://www.americanresearchgroup.com/
Due importanti appoggi per Obama: Ma John Lewis, fino a ieri uno dei più importanti sostenitori neri della Clinton, ha cambiato idea e ora appoggia Obama, il secondo appoggio viene dall' importantissimo sindacato del Service Employees International Union (1,9 milioni di lavoratori) appoggia ufficialmente il senatore nero
http://www.reuters.com/article/newsOne/idUSN1557779620080215
Democratico
E aggiungo che due superdelegati che sin dall'inizio si erano schierati per la Clinton hanno cambiato idea e sosterranno Obama
Parlando di superdelegati faccio notare che fino a ieri il sito di http://www.realclearpolitics.com/ dava ad Obama l' appoggio totale di 156 superdelegati (242 alla Clinton).
Oggi i superdelegati che appoggiano Obama sono saliti a 163 (restano 242 quelli che appoggiano la Clinton).
Comunque non vorrei battere sullo stesso punto dolente ma, al di là di tutto (superdelegati, appoggi di sindacati etc etc), resta il fatto che chi vincerà in Ohio, Texas e Pennsylvania vincerà la nomination.
Democratico
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