giovedì 6 marzo 2008

Huckabee garantisce l'appoggio a McCain

Ha aspettato che la matematica fosse ineluttabile, e che McCain arrivasse al numero richiesto di delegati (anche se, contando anche quelli di Romney, aveva già superato in quorum da settimane) e poi ha gettato la spugna rimettendosi al volere degli elettori.
Mike Huckabee si è arresto all'inevitabile e si è ritirato dalla corsa subito dopo le primarie di martedì 4 marzo.
"E' stata un'esperienza grandiosa" ha detto, e poi ha chiesto ai suoi supporter di sostenere McCain a novembre.
"Chiaramente le cose non sono andate come volevamo" ha spiegato "ma quando l'inevitabile ti fissa negli occhi, devi accettarlo".

Quando l'ex pastore battista annunciò la sua candidatura alle primarie, nel gennaio 2007, era conosciuto solo per la sua repentina perdita di peso a seguito del diabete, e per aver scritto il libro "Smetti di scavarti la fossa con forchetta e coltello".
In quel periodo, i sondaggi lo davano all'1%, alle spalle dell'allora front-runner Giuliani, di McCain e di Romney, oltre che di altri possibili candidati. Ma da allora molte cose sono cambiate e Huckabee ha trovato il modo di farsi conoscere e apprezzare soprattutto dai conservatori e dalla destra cattolica, rimanendo in corsa anche quando l'esito della nomination era chiaro.
L'obiettivo di Huckabee era quello di porsi come candidato credibile alla vicepresidenza, anche se ora le sue quotazioni sono nettamente in ribasso.
L'ultimo ringraziamento Huckabee lo ha dedicato alla moglie Janet "E' stata un'ottima First Lady dell'Arkansas e sarebbe stata un'ottima First Lady per gli USA".

L'altro candidato repubblicano Ron Paul, che nel suo distretto in Texas ha vinto le primarie di martedì per il Congresso, ha invece fatto sapere che resterà nella corsa fin quando i fondi glielo permetteranno

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