La Clinton vince nei due stati più importanti e in Rhode Island, mentre Obama si accontenta del Vermont. Ma se la vittoria in Ohio è netta, quella in Texas è di misura, e nei caucus distrettuali finora è Obama ad essere in vantaggio, anche se il computo definitivo dei delegati si avrà solo alla convention di giugno.
Si prospetta quindi la peggiore delle ipotesi, quella più temuta dal Partito e più auspicata da McCain, quella in cui la corsa prosegue, perchè nessuno dei due candidati ha motivo di tirarsi indietro, anche se adesso la strada per la Clinton sembra più facile.
Tra i Repubblicani, McCain ottiene la matematica certezza della nomination. Huckabee si ritira e garantisce il suo appoggio al nominato, che nei prossimi giorni verrà ricevuto da Bush alla Casa Bianca.
Democratici
Ohio pr. 99%
Hillary Clinton: 55% (73)
Barack Obama: 43% (62)
Rhode Island
Hillary Clinton 58% (13 delegati)
Barack Obama 40% (8)
Texas primarie pr. 99%
Hillary Clinton: 50, 85% (65 delegati)
Barack Obama: 47,41% (61)
Texas caucus pr. 39%
Barack Obama: 52% (35)*
Hillary Clinton: 48% (32) *
* stime sull'assegnazione dei delegati
Vermont
Barack Obama: 60% (9)
Hillary Clinton: 38% (6)
Repubblicani
Ohio
John McCain: 59,93% (79 delegati)
Mike Huckabee: 30,61%
Ron Paul: 4,62%
Rhode Island
John McCain: 64,84% (13 delegati)
Mike Huckabee: 21,56% (4)
Ron Paul: 6,58%
Texas
John McCain: 51,24% (89)
Mike Huckabee: 37,80%
Ron Paul: 5,06%
Vermont
John McCain: 72,34% (17)
Mike Huckabee: 14,04%
Ron Paul: 6,73%
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6 commenti:
Amici questo è un messaggio di addio.
Dopo la catastrofiche primarie di questa notte che hanno incoronato vincitrice la squallida Clinton che insieme al marito ha giocato sporchissimo dimostrando di essere un personaggio capace delle peggiori nefandezze per ottenere la vittoria, ho deciso di non seguire più le primarie.
Per un pò ci avevo creduto davvero, ma gli americani (soprattutto i sottosviluppati latinos) hanno dimostrato di essere un popolo facilmente manipolabile dalle classi dominanti rappresentate da Clinton.
La verità + che gli USA, considerati da molti il paese più democratico del mondo, non sono pronti per avere un presidente nero.
Spero che la Clinton venga sonoramente battuta da MCcain ma spero che quest' ultimo, una volta diventato presidente, patisca politicamente le pene dell' inferno con un crollo verticale dei consensi.
Entrambi, infatti, sono due facce diverse della stessa medaglia, di quelle élite sociale che ha sempre governato gli USA.
Un saluto speciale a Guido che ha aperto e aggiornato questo splendido blog e a Mister G. che lo ha arricchito con molto interessanti interventi.
Per me le primarie e la corsa alla Casa Bianca hanno perso qualunque interesse.
Democratico
E' abbastanza prevedibile che McCain abbia molte chance di vittoria, dal momento che i due candidati democratici si stanno combattendo ora... Tra i due litiganti....
E la prima di un nero o di una donna sono potenziali handicap.
Non sono né democratico, né repubblicano, però considerare gli americani e (i latinos in particolare) sottosviluppati mi sembra ben poco democratico !!!
Caro Anonimo, capisco la tua delusione, ma le offese non servono.....
Come i bambini che, quando non gli dai ragione, non vogliono giocare più.
Marco
Capisco l'amarezza, ma la corsa è tutt'altro che chiusa, spero che passata l'arrabbiatura tornerai a commentare con serenità.
Personalmente sono abbastanza sconcertato dall'attaccamento che la Clinton ha al potere anche quando questo atteggiamento non può portare altro che danni al partito.
Rivaluto tantissimo Romney che, pur potendo continuare a lottare con buone possibilità di vittoria, si è fatto da parte.
Scusate la domanda forse inopportuna....
Ma in questo blog siete tutti pro-Obama o c'è un confronto aperto sulle tematiche elettorali?
Ciao
Marco
Diciamo che tra quelli che commentano c'è una prevalenza di sostenitori di Obama, ma il blog è assolutamente al di sopra delle parti
Associandomi a quanto detto dagli altri sopra, mi auguro che ritorni a commentare, anche perchè non vale troppo la pena di arrabbiarsi (specialmente guardando come sono stati gli ultimi sette anni in America, penso che chiunque vinca peggio di così non potrà andare). Su quanto detto da Marco, a cui do il benvenuto, per quanto mi riguarda (nei limiti delle mie competenze) sarei ben lieto di discutere di argomenti legati in qualche modo alla campagna elettorale americana, anche (e specialmente) se non la pensi come me. Anche solo per distrarsi per 5 minuti al giorno da quella italiana!
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