lunedì 4 febbraio 2008

Verso il Super Tuesday: le primarie a New York

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Con 19.227.088 abitanti lo stato di New York è il terzo più popoloso degli USA, e anche la densità è molto alta, 157,07 abitanti per kmq. La capitale è Albany, ma la città più importante è New York City, che da sola conta più di 8 milioni di abitanti.
Fondato dagli Olandesi, nel 1660 passa all'Inghilterra, e dopo l'indipendenza da NYC partì la colonizzazione delle zone centrali e occidentali dello stato, fino a quel momento spopolate.
La città di New York è anche il principale polo economico, soprattutto sul settore bancario e finanziario, ma sono sviluppati anche l'agricoltura e l'industria, soprattutto nel settore editoriale, elettrico e chimico. Il PIL dello stato è il secondo degli USA dopo quello della California.
Lo stato ha un orientamento politico tendenzialmente democratico.

Non c'è bisogno di dire che New York è uno degli stati "kingmaker" per eccellenza, visto che mette un palio un numero di delegati inferiore solo a quello della California.
Per i Democratici, sono in palio ben 281 delegati, di cui 232 pledged e 49 superdelegati. 151 delegati vengono assegnati proporzionalmente sulla base dei risultati totalizzati in ciascuna citrcoscrizione elettorale, 81 vengono assegnati sulla base dei risultati ottenuti in tutto lo stato. I 49 super delegati vengono nominati dalla convention statale. Il sistema di voto è la primaria chiusa.
Hillary Clinton è senatrice eletta nello stato, ed è perciò largamente favorita tra i Democratici. Un sondaggio USA Today/Gallup del 23 gennaio la dava al 56% contro il 28% di Obama e il 10% di Edwards. Un sondaggio Survey USA successivo al ritiro di Edwards dava la Clinton al 54% e Obama al 38%. L'ultimo sondaggio, Rasmussen del 2 febbraio, dà invece la Clinton al 52% e Obama al 34%. Dai sondaggi risulta un elettorato spaccato, con la Clinton che prevale tra le donne e i bianchi, e Obama che prevale tra i neri e i maschi. Entrambi hanno quasi lo stesso numero di consensi come possibile nominato.

Per i Repubblicani, lo stato mette in palio 101 delegati, di cui 87 eletti e 14 unpledged. Si vota con una primaria chiusa, e i delegati vengono assegnati con un sistema "winner-take-all", per cui gli 87 delegati saranno appannaggio interamente del candidato che avrà ottenuto più voti in assoluto, mentre 3 leader di partito e alttri 11 selezionati alla convention statale saranno i delegati unpledged.
Rudy Giuliani puntava su una vittoria a New York per rimettersi in corsa, ma dopo il suo ritiro i giochi si sono riaperti, e l'endorsement a McCain potrebbe essere decisivo. Un sondaggio USA Today/Gallup del 23 gennaio dava McCain al 42% e Giuliani al 24%, mentre Romney era al 14%. Dopo il ritiro dell'ex sindaco di New York, un sondaggio Rasmussen dà McCain al 49% e Romney al 30%, mentre Huckabee è all'8% e Ron Paul al 4%. MCain è in test grazie ai voti dei Repubblicani moderati, mentre tra i conservatori il distacco con Romney è minimo. Anche in quanto a gradimento come possibile nominato, Romney e McCain sarebbero appaiati.

1 commento:

Anonimo ha detto...

A N York non c'è gioco. Obama può solo sperare di contenere la vittoria della Clinton

Passando ad altri stati...

Avete i sondaggi di Zogby usciti oggi ?
In N.Jersey Obama sarebbe pari con la Clinton, in Missouri sarebbe avanti di 5 punti, in California di 6 punti.
Non vi sembra che Zogby faccia sondaggi un pò troppo favorevoli per Obama ?

Comunque vi comunico che è uscito un nuovo sondaggio a livello nazionale.

CBS News/NY Times dà la Clinton e Obama in parità al 41%

In pratica in questi ultimi due giorni tutti i sondaggi sono favorevoli a Obama con l'unica eccezione di Rasmussen che, contro tutti, ha, improvvisamente, invertito la rotta favorevole al senatore dell'Illinois dando diversi punti di vantaggio alla Clinton che fino a ieri era 49% contro il 38% di Obama.

Strano no ?

Democratico.